Ciclo di lavorazione:
-trattamento termico -tornitura -forature fresature e maschiature -sbavatura luci -riporto galvanico sulla camicia -sabbiatura -lappatura -lavaggio -controllo e selezione -commercializzazione -costi e prezzi
La lappatura è praticamente una lavorazione simile alla rettifica, ottiene delle precisioni attorno al millesimo di millimetro, a differenza della rettifica, lascia un incrocio all’interno della canna, questo incrocio è utile per trattenere l’olio della miscela e quindi per la lubrificazione del cilindro. Per effettuare questa operazione si usa la lappatrice, una macchina utensile che muove in modo alternativo e rotativo contemporaneamente, un mandrino ad espansione, che espande dei listelli abrasivi in diamante sintetico. L’ espansione, la rotazione e il movimento alternativo dei listelli sul riporto, ne permettono l’esportazione e il creare la misura desiderata, con una precisione assoluta.
La canna del cilindro, dove scorre il pistone, deve avere una rotondità perfetta, viene ammesso un errore max di un centesimo di millimetro, e una conicità di un centesimo. Siccome i cilindri non è possibile farli tutti della stessa identica misura, normalmente vengono concesse 6 misure diverse che si discostano un centesimo l’una dall’altra, quelli fuori misura, più grandi, vengono scartati, quelli stretti, vengono ripassati sotto l’alesatrice. Al esametro e misuratori pneumatici a tamponi, servono per verificare le misure, prima e dopo la lappatura. Questa operazione, se il riporto galvanico è piuttosto costante, dura circa 1-2 minuti.